Vita e domande... 
 
Qui non voglio parlare delle classiche domande profonde. Ci sono altre pagine del sito relative alla felicità, e anche pagine relative ai problemi. 
 
Oggi mi è venuto in mente un argomento un po' più terra terra, di cui però è difficile parlare. O almeno, a me non ne ha mai parlato nessuno, così mi è piuttosto complicato iniziare il discorso. Voglio parlare di qualcosa che fa parte della nostra vita senza quasi che noi ce ne accorgiamo, cioè le nostre abitudini di vita più profonde, quello che sta al di là della scuola, del lavoro, del mangiare e dormire. 
Faccio qualche esempio: ci sono persone che trascorrono la maggior parte della vita in casa. Altri che amano stare all'aperto, magari anche per lavorare. Altri che passano un sacco di ore al bar. Persone che amano la scuola e il lavoro e persone che non gradiscono. 
Quando si è ragazzi, ci sono genitori che ti permettono di uscire di casa quando e come vuoi, certi che ti permettono di fare qualcosa entro i limiti di interrogatori da Gestapo, certi che non ti permettono di fare proprio nulla. 
Molte volte oltre alle persone che ti circondano anche la zona in cui abiti influenza il tuo modo di essere. Ti piacerebbe stare sdraiato su un prato in silenzio a guardare le nuvole, ma vivi in una città trafficata e così non c'è storia. Ti piacerebbe uscire ma vivi in un quartiere malfamato e non hai la macchina per andare fuori. Oppure invece vivi in un posto bellissimo ma i tuoi considerano l' uscire quasi un delitto. Devi piangere cinese per ottenere che i tuoi ti prestino la macchina per una sera, oppure sei orgoglioso e non piangerai nemmeno sotto tortura, e quindi vivi senza, aspetti il momento in cui sarai libero. 
Ci sono persone timidissime e altre persone esageratamente estroverse, e anzi puoi scoprire che la stessa persona in determinate situazioni può cambiare dal bianco al nero senza nemmeno rendersene conto. Ci sono persone sincere ed altri che mentono persino con sè stessi. Ci sono persone che credono profondamente in Dio e persone che non credono a niente. C'è chi parla solo con i coetanei e chi non dà nessuna importanza all'età. 
C'e chi a 20 anni ha vissuto tutte le esperienze, ha bruciato la vita correndo non si sa dove, e chi a 30 si è innamorato davvero per la prima volta e sta bruciando di un amore romantico. Ci sono ragazzi che hanno la ragazza perché se non ce l'hai sei di serie B (e viceversa), proprio come l'automobile. Ci sono ragazze che aspettano l'amore della vita e non vogliono accettare compromessi. Ci sono coppie che si sposano perché è ora di sistemarsi, e dopo tre anni divorziano dalla disperazione. Ci sono ragazze superficiali e disilluse, che hanno due o tre ragazzi, e ragazzi che vogliono tenerezza, amore vero, felicità e confidenze profonde. E sono disposti a lasciare il mondo per amore. 
 
Esistono tutti i casi possibili, e anzi conoscendo persone nuove puoi stupirti di quanta varietà ci sia in un mondo che guardando certa televisione e certi giornali sembrerebbe un po' troppo piatto e globalizzato. 
Ma allora che cosa è meglio? Cosa si deve fare? Avere idee proprie è un processo lento e faticoso, e molte volte noioso. Passano anni, altroché tutto e subito. Forse è meglio allora fare una classifica di tutto, stabilire criteri ben determinati su cosa conta. Anzi fare una classifica è faticoso. Meglio copiare una classifica già fatta, così risparmiamo tempo: viviamo così poco, insomma, perché perdere tempo a pensare? E poi copiando le idee di qualcun altro ci assicuriamo di essere "normali", di non essere in minoranza. Ed ecco finalmente che arriviamo al punto: leggendo le classifiche più sbandierate, sembra che i soldi e il sesso siano la chiave di tutto.  
Io credo di no (ne ho già parlato altrove su questo sito). E non credo ci sia un criterio univoco che stabilisca cosa bisogna fare. Credo che i concetti di bene e male siano fondamentalmente giusti e nel profondo di noi stessi li possiamo trovare. Però al di là di questo non so cosa dovresti fare tu personalmente. 
 
Il bello della vita è che prima o poi abbiamo molta libertà, è questione di aver pazienza e di fare delle scelte decise. Sembrano due concetti opposti ma non è così. La vita dà molte occasioni, ed è quasi impossibile sciuparle tutte. Ognuno di noi ha il suo modo. Fare queste scelte è vivere, e non vorremo mica delegare la nostra vita ad altri, no? 
Quello di cui sono sicuro è che siamo qui su questo pianeta in vacanza, non è una gara agonistica (anche se qualcuno vuole farcelo credere per avere qualcosa da guardare mentre fa vacanza)!! Rilassiamoci un po' e troviamo il tempo di stare da soli a pensare. Ogni tanto, dopo aver pensato il giusto, riusciremo a decidere di agire. C'è molto tempo. In caso di indecisione cronica, la scelta sicura è amare. Quando si ama davvero ci si può fare male, ma è una possibilità. Quando non si ama ci si fa sempre male, ed è una certezza. 
 
 
Libro consigliato (non ai bambini): Veronica vuole morire - Paulo Coelho 
Film: Il favoloso mondo di Amélie - Jean-Pierre Jeunet 
 
 
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