3 Settembre 2004
Terroristi ceceni, circa 30, sequestrano in una scuola di Beslan oltre 1000 persone, la maggior parte bambini.
L'intervento delle forze speciali russe coincide con l'inizio di una strage: sono oltre 300 i morti la maggior parte bambini. Non è molto chiaro come siano andate le cose, e probabilmente non lo sarà mai: in un primo momento il presidente russo Putin aveva escluso l'intervento e aveva auspicato una negoziazione. Il lavoro dei giornalisti è stato ostacolato ed alcune fonti sostengono che si sarebbe potuto evitare la strage.
I servizi di sicurezza russi hanno messo una taglia di 10 milioni di dollari per informazioni sui due capi della guerriglia cecena, Shamil Basaiev (che è stato in passato Primo Ministro) e Aslan Maskhadov.
I capi della guerriglia cecena credono che ci possa essere soluzione del conflitto facendo intervenire la comunità internazionale, ad esempio una “forza cuscinetto” ONU. Questo consentirebbe loro di non cedere ai Russi, e ai Russi di non continuare a ricevere colpi dalla guerriglia.
Purtroppo la Russia vuole il controllo della Cecenia per il petrolio, proprio come gli USA stanno estendendo invece la loro influenza su Georgia, Azerbaigian e TUrkmenistan.
9 Maggio 2004
Una bomba piazzata sotto la tribuna d'onore dello stadio di Grozny uccide il presidente Akhmad Kadyrov e fa parecchie vittime nella classe dirigente filo-russa. Potrebbero svolgersi a settembre le nuove elezioni, e potrebbe essere il figlio di Kadyrov il candidato - è stato nominato di recente vice primo ministro ma con i suoi 27 anni non raggiunge il minimo d'età necessario all'elezione (30).
Gennaio 2003
Non migliora affatto la situazione. Si è passato dalla guerra organizzata ad attacchi in stile Palestinese.
Ottobre 2002
Terroristi ceceni sequestrano gli spettatori del teatro Dubrovka (1200 posti) a Mosca. Truppe speciali russe uccidono tutti i terroristi e purtroppo anche civili, a causa dei gas usati durante il "salvataggio".
In otto anni di guerra in Cecenia sono morte 100000 persone (su 1 milione), 200000 profughi. La regione è importante per il mercato mondiale del petrolio. Attuale presidente Ruslan Mashkadov.
La regione per tradizione è avversa al fondamentalismo islamico. E' invece più filoislamico il Daghestan. Ambienti islamici radicali di Arabia Saudita e Kuwait finanziano organizzazioni estremiste e terroristi (fra i quali Shamil Basaev)
Purtroppo l'attuale responsabile politico della repressione russa in Cecenia è il presidente russo Putin. Da parte loro i Ceceni sono altrettanto crudeli, e in combutta con la malavita organizzata, estesa anche in Russia e a Mosca.
1999-2000
Il Cremlino manda 140000 soldati (la popolazione è di 500000 persone)
1996-1994
Il presidente russo Boris Eltsin manda l’esercito in Cecenia; vince però la guerriglia. Oltre 100000 morti ceceni. Altri 150000 finiscono nei campi profughi in Inguscezia.
1944
Stalin deporta verso il Kazakhstan l’intera popolazione. Muoiono 170000 persone durante il tragitto.
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