Irak / Iraq 
Settembre 2007 
Il rapporto del braccio investigativo del Congresso USA, il GAO, boccia il governo iracheno e il presidente Nuri al-Maliki. Non ci sono stati passi avanti nella riforma costituzionali e nelle leggi per la divisione dei proventi del petrolio. Continuano gli attacchi contro i civili. Il numero delle forze di sicurezza in grado di operare indipendentemente dagli americani diminuisce invece di aumentare. Dei 18 obiettivi fissati dal Congresso per la ricostruzione politica ed economica solo 3 sono stati raggiunti, fra cui la tutela politica delle minoranze (almeno sulla carta). 
In Iraq sono in corso diverse guerre: non solo contro le forze anglo-americane, ma tra fazioni che si combattono anche a corpi di mortaio da quartiere a quartiere, sciiti contro sunniti, e in gruppi frazionati al loro interno; ogni quartiere è vigilato dalla sua milizia che gestisce entrate ed uscite di civili.  
L'energia elettrica è garantita per poche ore al giorno; l'inflazione è oltre il 60%; il petrolio grezzo abbonda (per gli operatori indipendenti che lo comprano a piccoli o grossi quantitativi a un prezzo fissato dallo Stato) ma le code ai distributori di benzina raggiungono il chilometro; oltre il 40% vive nella povertà assoluta ma forse questo è un dato ottimistico visto che il 70% della popolazione non ha accesso all'acqua; il 33% ha bisogno di aiuti d'emergenza; il 40% non ha accesso ad aiuti governativi; il 30% dei bambini è malnutrito e pochi possono studiare. Oltre 2 milioni di persone sono fuggite, in particolare quelli con maggiori competenze così che è molto difficile trovare personale qualificato. 
 
Gennaio 2007 
Il dittatore Saddam Hussein è giustiziato mediante impiccagione; questa pena è il risultato della condanna al processo svolto in Iraq che lo vedeva imputato per l'uccisione di 182 sciiti, massacro compiuto nel 1982. Con Saddam morto non saranno portati a termine gli altri processi in cui Saddam era imputato. Infatti questo massacro non era né l'ultimo né l'unico crimine del dittatore; e alcune cose sarebbero state scomode per gli Stati Uniti. Tra le altre cose, i Curdi aspettano ancora giustizia per la strage di Halabiya, compiuta nel 1988 con i gas che sarebbero stati forniti dagli USA a Saddam per contrastare l'Iran. 
In ogni caso, l'uccisione di Saddam nel primo giorno della festa sunnita Eid al Adha non sembra in nessun caso una grande idea; umiliare i sunniti aiuta solo Al Qaida a far passare la sua teoria che gli sciiti, incapaci di governare il Paese, si reggono solo sull'appoggio americano. 
Detto tra parentesi, se gli USA volevano esportare il loro concetto di civiltà, con la pena di morte hanno esportato benissimo. Gli iracheni ringraziano di sicuro per gli insegnamenti. Ma forse era meglio esportare altro. 
Barzan Ibrahim al-Tikriti, fratellastro di Saddam e Awad Hamed al-Bander, ex giudice, sono stati giustiziati per crimini contro l'umanità in merito alla strage nel villaggio di Dujahil, compiuta nel ?, in cui sono morti 148 sciiti. 
 
Luglio 2005 
Continuano gli attentati, la situazione è sempre critica 
 
28 Aprile 2005 
E’ stato formato il nuovo governo, incompleto e con forti contrasti. 
 
Novembre 2004 
15000 soldati americani strappano la città di Falluja a circa un migliaio di ribelli armati di kalashnikov dopo alcuni giorni di scontri. 1200 morti tra i ribelli, 38 soldati americani. Non si conosce il numero delle vittime civili; la stampa è stata tagliata fuori. 
 
Ottobre 2004 
Assassinato un iracheno vissuto 20 anni in Italia. 
 
Settembre 2004 
La TV Al Jazeera mostra la decapitazione dell'ostaggio americano Eugene Armstrong. 
 
Agosto 2004 
In un attentato è ucciso il giornalista italiano Enzo Baldoni. Pare sia un'assassinio mirato: era scomodo per qualcuno. Visita il suo blog: bloghdad.splinder.com 
 
Luglio 2004 
Inizia il processo a Saddam Hussein. 
 
Giugno 2004 
Si installa il governo provvisorio. Il presidente è Al Yawar, sunnita, mentre il primo ministro è Iyad Allawi, sciita. Alcuni componenti sono subito uccisi in attentati. 
Liberati 3 ostaggi italiani. 
Si dimette il generale Ricardo Sanchez come conseguenza dello scandalo torture ad Abu Ghraib. 
 
Maggio 2004 
Terroristi vicini ad Al Qaeda, forse guidati da Al Zarkawi, decapitano Nick Berg, ostaggio americano e diffondono le macabre immagini via Internet; Muore un soldato italiano a Nassiriya in uno scontro contro le milizie di Al Sadr (sciiti) 
 
Aprile 2004 
Grazie alla stampa americana, vengono alla luce torture commesse nel carcere di Abu Ghraib, con la complicità o per lo meno l'assenso silenzioso del comando militare americano, abusi già denunciati da Amnesty International a partire dal Giugno 2003. 
A Nassiriya i militari italiani si scontrano con i ribelli, 11 feriti italiani, 15 morti iracheni. 
L'inglese Gary Teeley, imprenditore nel settore lavanderia industriale in Qatar è liberato dopo una settimana di prigionia, da militari italiani. 
Zapatero annuncia il ritiro delle truppe spagnole. 
 
Giugno 2003 
In alcune regioni si sta piano piano ripristinando la normalità. Pur non rimpiangendo Saddam, il desiderio comune è che gli americani tornino a casa dopo aver riparato ai danni. Attentati contro soldati americani da parte di gruppi integralisti. 
 
30 Aprile 2003 
L'Iraq è libero dall'autorità di Saddam Hussein e il periodo di guerra vera e propria (a detta del governo USA) sembra concluso. Molto resta da fare per assicurare un governo a un popolo tradizionalmente non uso a forme centralizzate di controllo e abituato a dare ragione a chi grida più forte. Il periodo che viene adesso è certamente il più critico, perché è estremamente difficile impostare un qualcosa di "giusto" su un territorio vasto, parzialmente arabo (nel profondo senso culturale del termine) e parzialmente occidentalizzato. 
 
20 Marzo 2003 
La coalizione USA/UK invade unilateralmente l'Iraq, proponendosi di rovesciare il regime dittatoriale che avrebbe armi di distruzione di massa. Pare che le spese per la guerra saranno circa 75 Miliardi di USD. La spesa mondiale complessiva annuale relativa agli aiuti al Terzo Mondo è 50 Miliardi di USD. 
 
Febbraio 2003 
Gli USA premono per muovere guerra all'Iraq ma non hanno il consenso internazionale. Le ispezioni ONU proseguono per ora senza risultati definitivi. 
Manifestazioni per la Pace
 
Novembre 2002 
L'ONU approva una risoluzione proposta dagli USA in cui si chiede in modo molto forte all'Irak di permettere senza alcun ostacolo le ispezioni internazionali volte ad accertare che il dittatore Saddam Hussein non stia preparando armi chimiche o altre armi di distruzione di massa (1441). 
In caso di risposta negativa il debole presidente USA Bush vorrebbe iniziare una guerra contro l'Irak, per i soliti motivi (guadagnare popolarità e il petrolio). Non bisogna sottovalutare gli effettivi rischi di produzione di armi chimiche, ma sarebbe preferibile una soluzione diversa al conflitto militare. Ex. ispettori ONU, ex. consiglieri di Bush padre, gli ex. presidenti Clinton e Carter, Al gore e altri hanno espresso dubbi sull'effettivo pericolo dell'Irak. 
 
Purtroppo la guerra del 1991 ha reso la popolazione irachena ancor più dipendente dal dittatore Hussein: la maggior parte della gente non ha più lavoro o proprietà ma dipende dai sussidi statali che arrivano grazie all'accordo "Oil for food". In base all'accordo il governo di Saddam Hussein può vendere petrolio per motivi umanitari: in questo modo lo stato iracheno diventa il "datore di lavoro" (più che altro sussidi) della maggior parte della popolazione. 
I fondi non sono cmq a completa disposizione: l' Iraq deve comunque chiedere il permesso per qualsiasi spesa al consiglio di sicurezza dell'ONU. 
Gli iracheni sono circa 26 milioni. 
 
 
Libri consigliati:  
Abu Ghraib e dintorni - Amnesty International Italia (Ega, Torino) 
I 7 pilastri della saggezza - Lawrence d'Arabia 
Il discorso dell’odio - André Glucksmann (Piemme) 
Iraq, la guerra continua - Bernard Lewis (Rubbettino) 
Il libro disceso dal cielo - Ahmad ’Abd al Waliyy Vincenzo 
 
Foto:  
 
Iniziative: 
Un ponte per... - www.unponteper.it è una delle ONG impegnate in IRAQ per gli aiuti alla popolazione 
 
 
 
 
 
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