Il protocollo di Kyoto (1997) prevede che tutti i paesi che lo ratificheranno si impegneranno a ridurre le emissioni inquinanti (in primo luogo CO2) che stanno modificando in modo preoccupante il clima del nostro pianeta. L'equilibrio della Terra, che è sopravvissuta piuttosto bene milioni di anni, negli ultimi 100 anni è stato profondamente modificato dall'industrializzazione e dal conseguente consumo (combustione) di carbone, petrolio, ecc. I gas prodotti modificano la composizione dell'atmosfera e di conseguenza influiscono sulla sua importante funzione di controllo della temperatura.
L'accordo Kyoto prevede per il 2012 un taglio delle emissioni inquinanti. dell'8% rispetto al 1990 (anno in cui fu firmata la convenzione di Rio sul clima). E' un taglio molto modesto e insufficiente per seri cambiamenti, ma nonostante questo ci sono nazioni che non sono disposte neanche a questo, inclusi gli USA che producono il 25% dell'inquinamento mondiale.
2002: il protocollo di Kyoto è ratificato (assai in ritardo) dall'Unione Europea, che dovrà fare grandi sforzi per tenervi fede.
ITALIA: la ratifica costerà circa 93 ML / € all'anno.
USA: nel 1997 gli esperti del governo Clinton avrebbero calcolato un costo sui 100$ / anno ogni famiglia; un costo che Bush non vuole pagare (braccino corto...).
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